Alessandro Docci all’aeroporto di Malpensa con le sue opere: Mimetismo Urbano con Spazio Tadini

Alessandro Docci è in esposizione presso la sala Monteverdi dell’aeroporto di Malpensa da agosto a dicembre con i suoi lavori dal titolo Mimetismo Urbano. Si tratta di una serie di tele che raffigurano diverse città italiane riprese dall’alto, per ognuna delle quali ha individuato una forma animale. Un lavoro singolare che suscita curiosità e che non poteva trovare collocazione espositiva più idonea di un aeroporto da momento che Alessandro Docci ha lavorato solo su immagini aeree.

QUOTAZIONI OPERE ESPOSTE (i valori possono subire variazioni nel tempo)

Alessandro Docci ripensa al contesto urbano in chiave ludica e creativa cercando e trovando nell’assetto urbanistico di alcune città una visione immaginaria che restituisce all’abitare umano un riferimento con il mondo animale. La città, nonostante l’apparente lontananza dall’ambiente naturale, assume sembianze che non si discostano da ciò che si conosce in natura. Docci, forte di questa intuizione si trasforma in un cacciatore e, come nelle favole, trova, nella planimetria di ciascuna città, un animale imprigionato per la sua “tavola” in ogni città. Così nella planimetria aerea di Milano scopriamo un’aquila, in quella di Roma una lupa, in quella di Cagliari un passero, in quella di Firenze una cavalletta, in quella di Campobasso un Capriolo e così via.

Le mostre di Spazio Tadini dedicate alla città non potevano mettere da parte questo artista fuori dal coro che ha elevato lo sguardo dalla terra al cielo e, grazie alle occasioni offerte da Google Maps è riuscito a fare un ritratto nuovo di ogni città, ma soprattutto ha giocato con il loro aspetto estraendolo da un contesto ricco di accenti negativi (l’edificazione e abusivismo selvaggio etc) per ricollocarlo nel piacere della costruzione, dell’inventiva, della creatività di cui l’uomo non può privarsi perché strumento di crescita evolutiva. Docci ha riguardato le planimetrie delle città con gli occhi di un bambino volando attraverso le mappe di Google e dopo la scoperta del primo animale, si è trasformato in un cacciatore insaziabile tanto da produrre una cinquantina di tele: mimetismo urbano.

“Volevo onorare un’importante data storica come quella dei 150 anni dell’Unità di Italia scoprendo realtà nascoste all’interno di un tessuto urbano di cui raramente si va oltre l’evidenza – racconta il pittore Alessandro Doccicosì è nata la mostra e credo che solo l’arte è in grado di farci osservare le cose in modo differente”.

 

Alessandro Docci è nato a Desio (MB) nel 1951. Dal 1990 si dedica interamente alla pittura, imponendo il suo talento innovativo e visionario capace di cogliere, nelle piccole cose di ogni giorno, impressioni ricche di inattese sfumature.

Per ulteriori informazioni: www.spaziotadini.wordpress.com – Melina Scalise cell.3664584532 ms@spaziotadini.it; tel. 0226829749

Una risposta

  1. […] Questa volta a testimoniare l’arte del Belpaese sono due artisti milanesi: Fernando De Filippi e Alessandro Docci. Dopo il successo di pubblico della mostra di Rodolfo Guzzoni, Goffredo Radicati di Primeglio e […]